Le stagioni sono periodi di tempo caratterizzati da particolari condizioni meteorologiche.
Il primo fattore che influisce sulle condizioni meteorologiche è quello del calore ricevuto. Come in una stanza la variazione di temperatura è determinata da quanto tempo rimane acceso il calorifero e a quanta intensità viene regolato, così i diversi punti del pianeta ricevono una quantità di raggi solari di maggiore o minore durata e di maggiore o minore intensità.
La quantità di raggi solari/insolazione
La quantità di raggi solari varia nel corso dell'anno alle diverse latitudini per durata e per intensità. Sia la durata (rappresentata dal grafico qui sotto) che l'intensità sono un effetto dovuto ai moti terrestri della rotazione su un asse inclinato e della rivoluzione attorno al sole.
Il clima di Milano
Il tempo atmosferico (o meteorologico) è costituito dall'insieme dei fenomeni atmosferici di un luogo in un determinato momento. In genere per descrivere il tempo atmosferico si ricorre ai suoi elementi più significativi: temperatura, umidità, pressione, precipitazioni, venti, copertura nuvolosa.
Elementi del tempo atmosferico, strumenti e unità di misura
- La temperatura è la quantità di agitazione delle molecole dell'aria; si misura con il termometro e si esprime in gradi centigradi sopra o sotto zero. In altri paesi l'unità di misura è il grado fahrenheit (0°C equivalgono a 32°F - conversione centigradi-fahrenheit). [guarda le temperature attuali]
- L'umidità atmosferica indica l'umidità relativa, cioè il rapporto tra la quantità di vapore contenuta in una massa d'aria e la quantità massima che il volume d'aria può contenere; si misura con l'igrometro e si esprime in numero percentuale da 0 a 100% (una umidità del 100% indica che l'aria è satura di vapore acqueo). [guarda la situazione attuale dell'umidità]
- La pressione atmosferica indica il peso dell'aria, si misura con il barometro e si esprime in millibar. La pressione atmosferica normale a livello del mare a 0°C è di 1013,25 mbar. (un esempio di carta della pressione con le curve isobare) [guarda lo stato attuale della pressione atmosferica]
- Le precipitazioni sono tutti i fenomeni che portano il trasferimento di acqua (allo stato liquido o solido) dall'aria al suolo. La principale è la pioggia, ma ci sono anche neve, grandine, rugiada, brina. Si misurano con un pluviometro (qui un altro esempio), cioè un contenitore graduato che calcola la quantità di pioggia per unità di tempo. [guarda le precipitazioni attuali e nelle prossime 6 ore]
- I venti (orizzontali) sono spostamenti di masse d'aria provocati da differenze di pressione tra due aree. L'aria si sposta da un'area di alta pressione (A) verso una zona di bassa pressione (B) con una velocità proporzionale alla differenza di pressione e inversamente proporzionale alla distanza. I venti si misurano con l'anemometro e si esprimono in m/s o Km/h indicando la direzione di provenienza. [guarda la situazione attuale dei venti]
- La copertura nuvolosa esprime la quantità di cielo che è coperto e impedisce ai raggi del sole di giungere sul terreno. L'unità di misura è l'okta (cioè quanti ottavi di cielo sono coperti). [guarda lo stato attuale della copertura del cielo d'Italia]
Clima
Il clima indica il comportamento medio del tempo atmosferico calcolato su un arco temporale di almeno 30 anni.
Per descrivere un clima si utilizzano principalmente due elementi: l'andamento della temperatura, l'andamento delle precipitazioni.
Per poter rappresentare graficamente il clima si utilizza un tipo di grafico misto chiamato climatico o termopluviometrico, nel quale un diagramma cartesiano rappresenta l'andamento della temperatura nel corso dell'anno e un grafico a barre o colonne indica le quantità di precipitazioni, raccolte per mese.
Tabelle con dati climatici:
Scheda su come creare e leggere un grafico climatico (assegnata 15 gennaio 2019)
Informazioni climatiche su Internet:
Climate-Data.org climi di singole città, climi caratteristici di continenti
Weather Spark analisi climatica molto dettagliata di località sulla Terra
Caput frigoris alcuni record climatici
I fattori del clima
- Latitudine: è la distanza di un luogo dall'Equatore. A causa della curvatura terrestre e dell'inclinazione dell'asse, procedendo verso i poli diminuisce l'intensità dei raggi solari e nel corso dell'anno si ampliano le oscillazioni tra ore di luce e ore di notte. I due parametri di intensità dei raggi e di durata del dì, determinano la quantità di insolazione che incide direttamente sulla temperatura.
- Altitudine: i raggi solari attraversano l'atmosfera e colpiscono il terreno. La loro alta frequenza viene assorbita solo in misura ridotta dall'aria. Quando toccano il terreno invece una gran parte viene assorbita e una minore riflessa. I raggi assorbiti si trasformano in radiazione a bassa frequenza (infrarossi) che vengono bene assorbiti dall'aria e dall'acqua. Per questo motivo l'atmosfera è riscaldata in maggior misura per irradiamento del terreno ed è più calda a livello del suolo. A questo occorre aggiungere che l'aria, mano a mano che si sale di quota, diminuisce di densità e di umidità e quindi perde capacità di trattenere calore. Il risultato è un calo medio della temperatura di 0,6°C ogni 100 mt.
- Presenza masse d'acqua: la vicinanza o distanza dalle masse d'acqua determina due importanti conseguenze:
a) effetto di mitigazione: a causa dell'alto calore specifico dell'acqua, le masse d'acqua esercitano sul clima un effetto mitigante: nei mesi caldi quando l'aria è più calda delle acque, esse assorbono energia dall'aria, rendendola meno torrida; nei mesi freddi, quando l'aria è più fredda delle masse d'acqua, esse cedono all'aria progressivamente il calore accumulato, rendendo gli inverni meno rigidi.
b) presenza di vapore acqueo: le masse d'acqua per effetto del sole e della temperatura evaporano trasformandosi in vapore acqueo che tende a trasformarsi in nuvole e poi a precipitare. Le zone vicine alle masse d'acqua hanno quindi in genere maggiore evaporazione e maggiori precipitazioni. Questo accade in misura minore anche nelle zone boschive e con molta vegetazione. - Correnti marine: le correnti marine sono enormi masse d'acqua, come grandi fiumi, che si muovono negli oceani e nei mari trasportando acque più calde o più fredde di quelle circostanti. Correnti calde aumentano la temperatura e producono maggiore evaporazione e viceversa correnti fredde fanno il contrario.
- Circolazione atmosferica: i venti sulla terra sono di tre tipologie: costanti, periodici (o stagionali), occasionali. I venti spostano le nubi e così possono portare le piogge anche in aree distanti dalle masse d'acqua, ma diversamente spostando le nubi possono anche rendere più secche zone vicine alle masse d'acqua. Caratteristici per il clima sono gli alisei, venti costanti, che soffiano dai tropici verso l'equatore e i monsoni, intensi venti stagionali che soffiano in un periodo dell'anno verso il mare e nell'altro verso la terra.
- Catene montuose: le catene impediscono o riducono il passaggio dei venti; conseguenza positiva è che possono proteggere da venti freddi o fastidiosi, conseguenza negativa è che impediscono anche il passaggio delle nubi e questo rende più aride quelle regioni che le catene separano dai mari. Inoltre esse determinano variazioni nelle ore di luce, a causa dell'ombra che gettano sui versanti e i fondovalle.
Creare un grafico climatico
Per creare un grafico climatico occorre disporre dei dati delle temperature medie mensili di una località e delle sue precipitazioni medie mensili e raccoglierli in una tabella.
Osservati i dati, bisogna stabilire la scala in cui realizzare il grafico, cioè il rapporto tra spazio e valore di temperatura o di precipitazione.
A questo punto si può realizzare il grafico che rappresenti sull'asse delle ascisse il tempo, suddiviso nei 12 mesi dell'anno e sull'asse delle ordinate, tramite un doppio asse, le temperature e i millimetri di precipitazione.
Osservati i dati, bisogna stabilire la scala in cui realizzare il grafico, cioè il rapporto tra spazio e valore di temperatura o di precipitazione.
A questo punto si può realizzare il grafico che rappresenti sull'asse delle ascisse il tempo, suddiviso nei 12 mesi dell'anno e sull'asse delle ordinate, tramite un doppio asse, le temperature e i millimetri di precipitazione.
Leggere e interpretare un grafico climatico
Leggere il grafico comporta il comprendere il significato dei simboli che vengono utilizzati e in particolare qual è l'andamento delle temperature e delle precipitazioni.
Per le temperature è sempre importante stabilire l'escursione termica annua, mentre per le precipitazioni stabilire se il luogo è tendenzialmente umido o secco e se il comportamento è costante o subisce variazioni significative. Incrociando l'andamento di temperatura e precipitazioni, si deve distinguere la presenza di stagioni e la loro caratteristica (esempi: il clima presenta quattro stagioni, con un'estate poco calda e poco piovosa e un inverno freddo e umido; il clima è caratterizzato da un'estate calda e umida e un inverno temperato e secco; il clima presenta una sola stagione molto calda e secca; il clima è caratterizzato da un'estate molto piovosa e abbastanza calda e un inverno temperato e poco umido).
Interpretare un grafico climatico invece richiede il cercare di capire quali fattori climatici hanno prodotto un determinato comportamento.
Le modifiche del clima
L'effetto serra (video di 4' con quiz) - Il riscaldamento globale (video di 7')
Lettura e interpretazione dei grafici climatici di alcune città
I grafici e le città: 4 Sydney (Fassera, Panacea), 5 Bogotà (Faraon Fantoni), 6 Irkutsk (Miccoli Mantegazza), 7 Arica (Berian Lazzarini), 8. Palermo (Oggioni Pastore), 9 Anchorage (De Mitri Villa), 10 Manaus (Riva Villiargio), 12 Città del Messico (Rinaldi Rostin), 13 Verchojansk (Casali Hossain), 15 Columbia (El Archi Martini), 18 Santiago del Cile (Comandé Marcozzi), 21 Hiroshima (Cesaro Peraboni)
Le città sul planisfero
Raccolta di grafici climatici