incontro avvenuto al Meeting di Rimini il 23 agosto 2017
relatori: Andrea Moro, Giorgio Vallortigara, moderatore Marco Bersanelli
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Introduzione di M. Bersanelli
Se c’è un tema affascinante, misterioso, semplice e al tempo stesso inesauribile è proprio quello del linguaggio umano. Non c’è in effetti un’esperienza più elementare di questa nostra capacità di usare il linguaggio, di esprimerci con la parola. Ne facciamo uso quotidianamente, ne sto facendo uso io ora. Ma dal punto di vista della ricerca scientifica quale sia la natura del linguaggio è un problema talmente profondo che forse solo oggi con molta difficoltà si sta incominciando a capire qualcosa. Ma certamente molto di più è quello che ancora non si comprende. È un tema che abbiamo già affrontato qui al Meeting altre volte e abbiamo voluto ritornare su questo argomento perché, come vedremo, è profondamente legato proprio al tema di questo Meeting. Noi tutti ci rendiamo conto che da una parte il linguaggio appare essere una prerogativa dell’uomo, del nostro essere uomini. D’altra parte ci rendiamo tutti conto anche che certi animali, in qualche maniera, in qualche misura, rudimentale fin che si vuole, comunicano senz’altro fra di loro. Oggi anche le macchine in qualche senso hanno un linguaggio, anzi sicuramente lo hanno, parliamo di linguaggi diversi con cui noi comunichiamo con le macchine e le macchine a loro volta ci danno delle risposte in qualche senso. Ma, appunto, in che senso? Addirittura oggi sappiamo che ci sono macchine che spontaneamente tendono a comunicare tra di loro. È una notizia molto recente. Sono nuove domande che emergono. Ma allora che cos’è il linguaggio umano? È soltanto una versione quantitativamente più estesa, un po’ più sofisticata del linguaggio animale in generale? Oppure una sorta di variante tra le mille possibili dello stesso tipo di linguaggio con cui le macchine possono comunicare? Oppure nell’uomo c’è un salto qualitativo che lo rende qualcosa di unico nel panorama naturale? E poi, per noi esseri umani il linguaggio è solamente un modo di comunicare o ha a che fare con la possibilità stessa del pensiero? Con la nostra capacità di riconoscere e di cercare il senso delle cose? E fino a che punto l’indagine scientifica con la sua metodologia è in grado veramente di affrontare fino in fondo e di cercare una risposta a queste domande? E a che punto diamo dal punto di vista della ricerca scientifica su questo? Ecco, a condurci al cuore di questi interrogativi oggi abbiamo due ricercatori italiani, ma che sono due ricercatori di fama internazionale: Andrea Moro e Giorgio Vallortigara.
Intervento di A. Moro: da 8’30” a 46’
1) Cosa secondo il relatore rende "unico" il linguaggio umano?
2) Individua un passaggio, un'affermazione che ti ha sorpreso o interessato, oppure che ti risulta strano o poco comprensibile. Trascrivilo sul quaderno e indica a quale minuto del video si trova.
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