martedì 27 novembre 2018

Indicazioni per il tema

Per affrontare il tema segui queste fasi di lavoro:

Analisi del titoloosserva bene il titolo per individuare argomentotipologia e generedestinatario
(espositivo, argomentativo, narrativo, espressivo, descrittivo) (tema generale, lettera, racconto, diario, saggio, articolo) (il destinatario è in fondo sempre l’insegnante)

Raccolta delle idee: cerca e trascrivi le domande che esplorano l’argomento, con attenzione a ciò che ti chiede il titolo, alle informazioni che ti giungono dall’esperienza e alle conoscenze che tu possiedi sull’argomento. (faccio un esempio che è per forza solo indicativo: cosa so di questo fenomeno o fatto, quando accade, perché, come lo vivo, come reagisco, che giudizio ne ho e perché, come lo vivono o considerano gli altri?)
Scrivi sul foglio di brutta le risposte nella forma di semplici frasi affermative, una sotto l’altra. Fai attenzione, nel tuo tema ti serviranno le risposte, non le domande.
Al termine individua l'idea più importante, quella rispondente alla richiesta del tema che ritieni più significativa. Essa potrà diventare il nucleo di maggior valore del tuo tema. Sviluppala con attenzione ad esplicitare ampiamente l’idea e ad esprimerla con cura.
Ora ordina le altre affermazioni secondo un percorso che ritieni logico ed efficace. Non è detto che tu debba usare tutte le idee che hai appuntato o non possa aggiungerne altre in seguito o non possa mutare l’ordine stabilito.

Svolgimento del tema: dividi il tema grossomodo in 3 parti: una introduzione dell’argomento, lo svolgimento del tema, nel quale sviluppi le diverse idee che hai raccolto e ordinato, la conclusione.

Correzione e ricopiatura: una prima lettura verifica la pertinenza, la coerenza e la chiarezza delle idee; una seconda lettura verifica l’ortografia, la sintassi, la punteggiatura. Prendi sempre nota di quali sono le tue debolezze, in modo da saper dare maggiore attenzione a determinati tipi di errori. A questo riguardo puoi creare una scheda sulla quale annotare i tuoi errori più frequenti

lunedì 26 novembre 2018

Le coordinate geografiche e i fusi orari

Per indicare la posizione di un punto sulla superficie terrestre si utilizzano le coordinate geografiche, cioè una coppia di numeri, la latitudine e la longitudine, che esprimono in gradi la distanza di quel punto dall'equatore e dal meridiano fondamentale.
  • Poli: sono i due punti in cui l'asse terrestre interseca la superficie. Si distinguono in polo Nord e polo Sud.
  • Equatore: è la circonferenza individuata dall'insieme dei punti equidistanti dai poli. Divide il globo terrestre in emisfero nord o boreale ed emisfero sud o australe.
  • Latitudine: è la distanza angolare di un punto dall'equatore. Si esprime con un valore in gradi Nord o Sud che va da 0 a 90°. Es. 63°23'31'' N.
  • Paralleli: sono le circonferenze parallele all'equatore individuate dall'insieme di punti aventi al stessa latitudine. Mano a mano che aumenta la latitudine e si procede verso i poli le circonferenze diminuiscono e al polo coincidono con il punto del polo. Sono in tutto 180.
  • Meridiani: sono semicirconferenze immaginarie che uniscono un polo all'altro. Si considera per convenzione il meridiano che passa per Greenwich come meridiano fondamentale o meridiano 0 (zero). Esistono 180 meridiani est e 180 ovest rispetto a quello fondamentale. Il termine deriva dal latino meridies = mezzogiorno, perché il meridiano unisce tutti i punti della terra in cui è mezzogiorno nello stesso istante.
  • Longitudine: è la distanza angolare di un punto dal meridiano fondamentale. Si esprime con un valore in gradi Est o Ovest rispetto al meridiano fondamentale.

  • Reticolo geografico: l'incrocio di paralleli e meridiani determina la creazione di un reticolo immaginario.

  • Tropici: sono i due paralleli posti a 23°26'16" N e S che delimitano l'area su cui il sole può arrivare allo zenit (perpendicolare assoluta). Sui due tropici il sole è allo zenit solo nel solstizio di estate (tropico del Cancro) e in quello d'inverno (tropico del capricorno),
    Moti della terra e stagioni

Qualche esempio:
45°35'32.2"N 9°18'25.9"E (Istituto Mapelli);
38°53'51.7"N 77°02'11.6"W (White House);
33°51'23.8"S 151°12'54.8"E (Opera House, Sydney)
esercitati su un planisfero dotato di reticolo geografico

Esercizio:
1. Individua sulla carta i punti aventi le seguenti coordinate:
A = 60°N, 160°W --- B = 20°N, 0° --- C = 20°S, 140° E --- D = 90° S --- E = 20°S, 45°E
F = 45°N, 12°E --- G = 0°, 140°W --- H = 70°N, 170°E --- I = 80°S, 100°W

2. Scrivi le coordinate dei punti segnati sulla carta con dei quadratini rossi


I fusi orari
In uno stesso momento alle diverse longitudini il sole si trova in un punto differente del suo percorso apparente e per questo motivo non è possibile adottare lo stesso orario sulla superficie del globo. Per dare un ordine agli orari la superficie terrestre viene divisa in 24 fasce, chiamate fusi orari, ciascuno dei quali comprende 15 (360:24) meridiani e assume come ora civile l’ora astronomica del meridiano centrale. Il fuso di riferimento per tutti è quello in cui si trova il Meridiano di Greenwich. Questo fuso viene chiamato Tempo Coordinato Universale (UTC) o Tempo medio di Greenwich (GMT). I fusi che si trovano a est dell'UTC aggiungono una o più ore, quelli a ovest sottraggono una o più ore. Il fuso +12 confina con il fuso -12 attraverso la linea di cambiamento di data.

lunedì 5 novembre 2018

Civiltà della Mesopotamia

Mappa con alcune civiltà

Civiltà  origine e provenienza
luogo e tempo comparsa
 periodo di apice
data fine/scomparsa
 rapporto col territorio e risorse organizzazione politica e civile, amministrazione  tratti caratteristici, conoscenze, idee, personaggi, eventi